Fresato d’asfalto, come gestire il suo smaltimento
Cos’è il fresato d’asfalto? Come si può gestire al meglio il suo smaltimento? Quando invece può essere riutilizzato come sottoprodotto? Scopriamolo insieme.
I rifiuti inerti derivanti da demolizioni, come il fresato d’asfalto, possono essere riutilizzati rispettando i procedimenti di riciclo oppure smaltiti seguendo norme ben definite.
Ma quando parliamo di fresato d’asfalto e rifiuti inerti di cosa stiamo parlando? E come possiamo riutilizzare tali materiali?
In questo articolo vedremo assieme che cos’è il fresato d’asfalto, come gestire al meglio il suo smaltimento, quando invece può essere riutilizzato come sottoprodotto e perché affidarsi a dei professionisti per procedere con le operazioni di raccolta e di smaltimento.
Che cos’è il fresato d’asfalto
Secondo la norma tecnica UNI EN 13108-8 il fresato d’asfalto è quel conglomerato bituminoso recuperato mediante fresatura degli strati del rivestimento stradale, che può essere utilizzato come materiale costituente per miscele bituminose prodotte da impianto a caldo.
Più semplicemente è quel materiale costituito da una mescolanza di sostanze incoerenti e leganti recuperato mediante le operazioni di raschiamento del manto stradale e riutilizzato principalmente in nuove realizzazioni.
È quindi un elemento particolare che può presentarsi in qualsiasi operazione di demolizione e ricostruzione in cui sia presente l’asfalto.
Nel tempo e con la definizione di una disciplina sempre più dettagliata, il fresato d’asfalto è stato definito rifiuto speciale inerte o come sottoprodotto, quindi riutilizzabile in alcune determinate casistiche.
In particolare, i rifiuti inerti sono quelli prodotti da attività di costruzione e di demolizione, nonché quei rifiuti derivanti da attività di scavo, come:
- la sabbia;
- la ghiaia;
- l’argilla espansa;
- la vermiculite e la perlite;
- i conglomerati cementizi;
- le macerie;
- i conglomerati bituminosi (come il fresato d’asfalto);
- il cemento;
- i mattoni e le mattonelle;
- la ceramica;
- gli intonaci;
- i residui non pericolosi di lavorazioni provenienti da cantieri edili o da demolizioni
La complessità delle norme che lo regolamentano sia come sottoprodotto, sia come rifiuto speciale, richiede una certa attenzione e delle competenze tecniche ben definite.
Proprio per questo motivo è bene affidarsi a degli esperti del settore, come l’Impresa Lazzarin che, grazie a una esperienza pluriennale, può individuare la giusta procedura da applicare al fresato d’asfalto.
Come gestire il suo smaltimento
Gestire il fresato d’asfalto significa innanzitutto individuare la qualifica corretta di tale materiale.
Come affermato nel precedente paragrafo, può rientrare nella categoria sottoprodotto, e quindi essere riutilizzato, oppure essere definito come rifiuto speciale.
Il fresato d’asfalto è comunque considerato, in prima battuta, un rifiuto speciale ai sensi dell’art. 184, comma 3, del D.lgs. 152/2006 e, in quanto tale, deve essere smaltito attraverso una particolare procedura.
Innanzitutto si deve procedere con la corretta classificazione come rifiuto, mediante l’attribuzione del pertinente codice CER.
Vista la sua speciale origine (il manto stradale), al fresato d’asfalto possono essere applicati, in generale, due speciali codici CER definiti “a specchio”, che ne determinano la pericolosità o meno:
- 17.03.01* miscele bituminose contenenti catrame di carbone (rifiuti speciali pericolosi)
- 17.03.02 miscele bituminose diverse da quelle del codice 17.03.01* (rifiuti speciali non pericolosi).
La definizione corretta del codice prevede la presenza o meno di uno specifico contaminante, cioè il catrame di carbone.
In Italia, però, il fresato d’asfalto non contiene questa sostanza e pertanto non si ritiene necessaria l’esecuzione di un’analisi di caratterizzazione, in quanto è senza dubbio un rifiuto non pericoloso a cui attribuire il codice CER 17.03.02.
Ricade quindi nella gestione e nello smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, che richiede una determinata attività di raccolta e di trasporto che l’Impresa Lazzarin ti fornisce con competenza e con un servizio completo.
Quando può essere riutilizzato
In base alle norme in vigore (D.lgs. n.152/2006), il fresato d’asfalto può rientrare nella cosiddetta categoria di sottoprodotto, solo in presenza di determinate condizioni.
È definito “sottoprodotto” solo ed esclusivamente se è impiegato direttamente senza subire nessun trattamento preliminare e solo se ne sia certo l’effettivo riutilizzo senza recare danni all’ambiente, nell’ambito dello stesso sito o nello stesso ciclo che lo ha generato.
La norma restringe il campo d’azione delle casistiche a cui applicare la procedura di riutilizzo del fresato d’asfalto e con il Decreto End of Waste queste sono diventate ancora più limitate.
Esso infatti può diventare granulato, e quindi riutilizzabile, solo se:
- è utile per produrre miscele bituminose a caldo o a freddo oppure per produrre aggregati conformi alla norma UNI EN 13242;
- il materiale viene sottoposto a test e i valori ottenuti non superano i limiti dei 19 parametri stabiliti dalla tabella b.2.2. della disciplina (sono verificati anche quelli IPA e quelli relativi all’amianto);
- sono determinate le caratteristiche prestazionali.
Queste verifiche vengono effettuate dal gestore dell’impianto di trattamento, il quale una volta ottenuto esito positivo dalle analisi, può procedere alla Dichiarazione di Conformità su lotti o cumuli separati, di volume massimo pari a 3000 metri cubi.
Raggiunta tale soglia occorre effettuare alcune prove di qualifica del prodotto, per verificare la presenza delle sostanze chimiche necessarie alla sua classificazione come sottoprodotto.
Se non si presentano cambiamenti, il fresato d’asfalto può essere riutilizzato per produrre conglomerati bituminosi a caldo oppure come aggregato per il manto stradale.
Perchè affidarsi agli esperti per gestire il fresato d’asfalto
Come avrai compreso la gestione del fresato d’asfalto è particolarmente complessa e richiede una certa preparazione nell’ambito della gestione e del trasporto come rifiuto speciale e come sottoprodotto.
Interagire con un’azienda specializzata in questo settore ti consentirà di usufruire di un servizio dedicato e completo, lungo tutte le operazioni di smaltimento o di riutilizzo.
Grazie alla nostra esperienza pluriennale, abbiamo ideato un servizio completo di trasporto e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi, come il fresato d’asfalto, che offriamo ai cittadini privati e alle imprese che necessitano di smaltire correttamente tale materiale.
Inoltre, attraverso l’impianto polifunzionale di recupero, siamo in grado di recuperare i principali rifiuti speciali non pericolosi e di riciclare le materie prime individuate, attivando produzione e vendita di quest’ultime.
Se vuoi saperne di più sulla gestione del fresato d’asfalto e sulle casistiche che lo riguardano, contattaci! I nostri esperti sono a tua disposizione per rispondere ad ogni domanda.